Non c’è solo Barbie Stereotipo nel film di Greta Gerwig, uscito nelle sale il 21 luglio di quest’anno. A popolare Barbieland, il mondo delle bambole dove tutto è perfetto, rosa e glitterato, appaiono altri suoi amici. Per creare i suoi personaggi, la regista si è infatti ispirata a modelli di Barbie realmente esistiti, anche se non tutti hanno avuto la stessa fortuna della loro più famosa amica bionda.

La prima che vediamo sullo schermo è Midge: creata nel 1963 e commercializzata come la migliore amica di Barbie, uscì di produzione già nel 1967, per poi fare solo sporadici ritorni. Midge ha una particolarità: è incinta, caratteristica che fece tanto discutere all’epoca, soprattutto perché Midge non era sposata. Il suo compagno è Allan, anche lui presente nel film, e anche lui sfortunatamente ritirato dal mercato.

Altra bambola tolta dal commercio è Ken con l’orecchino. I produttori di Mattel avevano voluto creare un Ken che fosse più trasgressivo e modaiolo, senza però sapere che l’orecchino a sinistra era un modo utilizzato dai membri della comunità gay dell’epoca per riconoscersi reciprocamente. Nonostante il buon successo di mercato, l’azienda decise di interromperne la produzione dopo appena un anno. Era il 1993.

Ma non ci sono solo umani tra i giocattoli della linea Barbie finiti nel dimenticatoio: menzione d’onore va al golden retriever Tanner, uscito nel 2006 e tolto dagli scaffali un anno dopo: pare che parti del giocattolo fossero state classificate come pericolose per il soffocamento.

Naturalmente l’elenco non finisce qui. Altri modelli ritirati furono Barbie Teen Talk, in grado di pronunciare 270 frasi tra cui “la matematica è difficile!” e Skipper, la sorellina adolescente a cui si potevano allungare gli arti e far crescere il seno. Entrambe queste Barbie furono accusate di sessismo. Tra le bambole controverse troviamo anche Barbie Video Girl, che si guadagnò l’attenzione dell’FBI in quanto la videocamera che aveva installata sul petto fu ritenuta un potenziale pericolo per la sicurezza delle bambine, nel caso in cui fosse finita in mano a malintenzionati.

La lista comprende anche Ken modello “Sugar Daddy”, espressione che indica un uomo di mezz’età che riempie di soldi e regali donne più giovani. Mattel si giustificò dichiarando che Sugar fosse il nome del suo cagnolino bianco, che era effettivamente compreso nella confezione. In oltre sessant’anni di carriera, dunque, gli amici di Barbie non hanno sempre avuto la fortuna sperata. Vedremo cosa uscirà in futuro dagli studi del colosso di Los Angeles.

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