Oggi 20 luglio è finalmente disponibile nelle sale italiane l’attesissimo film Barbie di Greta Gerwig, già regista di Piccole Donne (2019) e Lady Bird (2017), con protagonisti Margot Robbie nei panni della famosa bambola Mattel e Ryan Gosling in quelli di Ken.

La strategia marketing di Barbie è stata oltremodo vincente: da mesi, ormai, non si parla d’altro, con un press tour che presto si è trasformato nella più grande campagna di marketing mai vista prima, per la promozione di un film.

Ovviamente, non erano solo gli adulti ad aspettare trepidamente l’uscita del film, ma anche tutte le bambine e i bambini che adorano le celebri bambole firmate Mattel. Tuttavia, ci si chiede, Barbie è davvero adatto a un pubblico di giovanissimi?

Sebbene il soggetto del film sia l’iconica bambola, un giocattolo per bambini, infatti, è evidente fin dalle scene del trailer che Barbie sia un film profondo, rivolto principalmente a un pubblico adulto. Una delle scene centrali del film vede Barbie chiedere ad alta voce “Pensate mai di morire?”, e sebbene la pellicola sia costellata da uno spiccato umorismo, tratta temi importanti.

Ma solo perché i bambini non capiscono l’umorismo nichilista non significa necessariamente che non possano guardare il film”, ricorda Cassandra Stone, che sulle pagine di Motherly alcune domande che ogni genitore potrebbe farsi per decidere di acquistare i biglietti, tra cui:

Mi interessa se mio figlio sente qualche parolaccia?
Sono pronto a parlare di qualcuna delle scene destinate più ad adulti/ragazzi?
Sono pronto a sentire le infinite lamentele sul voler vedere il film di Barbie perché tutti stanno vedendo il film di Barbie e OH MIO DIO È COSÌ INGIUSTO?

Stone, dal canto suo, ritiene che i bambini potranno tranquillamente passar sopra ad allusioni e parolacce sporadiche, e che lei ha intenzione di portare la sua bambina di 8 anni a vedere la pellicola.

Il film ha ottenuto una classificazione PG-13 dalla Motion Picture Association of America, il che significa che sarebbe opportuno vietare ai minori di 13 anni la visione del film o, nel caso lo vedano, che siano accompagnati da un adulto. La classificazione PG-13 è dovuta a “riferimenti allusivi e linguaggio inappropriato”.

C’è una scena, presente anche nel trailer, in cui un uomo molesta Barbie dandole uno schiaffo sul sedere. Lei, a sua volta, gli dà un pugno in faccia e finisce in prigione con Ken per questo. Un’altra scena mostra un bambino che scioglie i capelli di una bambola con un accendino, che potrebbe essere considerato un atteggiamento pericoloso.

Ho pensato a film come “Shrek” e “Big” e “Aladdin” e praticamente a tutti i film Pixar esistenti (persino “Frozen” ha una battuta sulle dimensioni del pene, dopo tutto)”, scrive Stone su Motherly, e conclude: Se mia figlia avrà delle domande, bene. Se, come sospetto, sarà completamente ignara di tutto ciò che è destinato al mio umorismo e non al suo, bene”.

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