Un asilo della piccola località di Tangerhütten, nella regione della Sassonia-Anhalt, in Germania, vuole cambiare nome. La struttura è intitolata ad Anna Frank, 16enne ebrea uccisa nel campo di concentramento di Bergen Belsen nel 1945.

L’asilo è intitolato ad Anna Frank dagli anni ’70, ma adesso la direttrice della scuola e molti genitori dei bambini che frequentano l’asilo vorrebbero un nome “meno politico”, come riporta la Frankfuerter Allgemeine, e il consiglio dei genitori e dei dipendenti ha chiesto di trovare un nome più “a misura di bambino”, proponendo che l’asilo venisse chiamato “Esploratori del mondo”.

La rimozione del riferimento alla 16enne ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, era stata prospettata all’inizio di quest’anno.

Tutti i capigruppo dei partiti in consiglio comunale a Tangerhütten, però, propendono per bocciare la proposta e stanno attualmente preparando un documento di posizione per rifiutare la ridenominazione dell’asilo.

La direttrice dell’asilo nido ha spiegato la sua posizione riguardo al voler cambiare nome al quotidiano Magdeburger Volksstimme, dicendo che secondo lei la storia di Anna Frank sarebbe troppo “difficile da comprendere” per i bambini piccoli.

La richiesta dell’asilo di cambiare nome, comunque, ha incontrato molte reazioni contrarie.

Secondo il consiglio comunale della città, infatti, l’idea che i bambini non possano capire la storia di Anna Frank “è piuttosto la prova di una “dimenticanza della storia da parte dei responsabili”, come hanno scritto nel documento redatto per rifiutare la proposta della direttrice.

Il Comitato internazionale di Auschwitz si è unito alla presa di posizione del consiglio comunale di Tangerhütten, scrivendo una lettera aperta alla città di Tangerhütte e invitando il consiglio a rifiutare la proposta di ridenominazione dell’asilo.

Il sindaco Andreas Brohm ha commentato la vicenda chiarendo che il cambio di nome, nel caso ci fosse, dovrebbe portare a una “maggiore apertura al mondo” da parte della struttura, aggiungendo che gli attuali eventi politici in Medioriente non sono legati a questa decisione.

In Italia il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha commentato la vicenda in un tweet su X, definendo la proposta dell’asilo di cambiare nome “inquietante, direi anzi sconvolgente”.

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