Delphine Böel, figlia "illegittima" del re rivendica gli stessi diritti dei fratelli

La scultrice Delphine Böel, figlia "illegittima" del re emerito Alberto II, è da poco stata riconosciuta come membro ufficiale della Royal Family ma ha un desiderio: ottenere gli stessi diritti dei fratelli.

Il 20 novembre 2020, la 55enne scultrice Delphine Böel ha ufficialmente fatto il suo ingresso come Delphine di Sassonia-Coburgo nella casa reale belga. Questo significativo momento ha rappresentato la conclusione di diversi anni di strenua lotta legale per ottenere il riconoscimento ufficiale come figlia del re emerito Alberto II (che in passato ebbe una relazione clandestina con la baronessa Sybille de Selys Longchamps).

Delphine è stata ufficialmente investita del titolo di principessa del Belgio grazie a un test del DNA che ha inequivocabilmente confermato il suo legame di parentela con il monarca. Ora la donna ha il diritto di essere chiamata “Altezza Reale” e può vantare il cognome dei royals belgi, ma sembra non essere abbastanza.

La sua richiesta di partecipare a tutti gli eventi reali, espressa in una lettera inviata attraverso il suo avvocato, Marc Uyttendaele, sottolinea il suo desiderio di essere inclusa completamente nella vita della famiglia reale. Nel documento, reso pubblico dai media belgi la scorsa settimana, Delphine specifica che non si accontenta di essere invitata solo alle festività nazionali, ma desidera essere coinvolta in tutte le occasioni ufficiali, chiedendo parità di trattamento rispetto ai suoi fratelli, Laurent e Astrid.

L’avvocato di Delphine ha esplicitato che l’intenzione non era quella di “generare controversie”, ma ha avvertito che la sua cliente si trovava in una situazione “insostenibile”, costretta a fare una scelta tra mantenere il silenzio e rivelare la verità, con il rischio di danneggiare l’immagine della monarchia. L’avvocato ha sottolineato che Delphine ha ritenuto necessario affrontare una situazione imbarazzante in cui veniva trattata in modo differente rispetto a sua sorella Astrid e suo fratello Laurent, i fratelli minori di re Filippo.

I media belgi hanno dichiarato che la principessa attuale avrebbe motivato la disparità di trattamento sottolineando che non ha mai richiesto un finanziamento pubblico. Nonostante ciò, il suo avvocato sostiene che “non esiste alcuna giustificazione per non considerarla pienamente un membro della famiglia reale”.

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