Diana Del Bufalo ha ottenuto la popolarità partecipando all’edizione 2010-2011 di Amici e da allora è riuscita a dimostrare di poter essere un’artista versatile: pur essendosi presentata come cantante, oggi lei è una delle attrici più amate. Già in quel periodo lei aveva messo in mostra una grandissima spontaneità, che l’ha sempre portata a fare divertire il pubblico a suon di battute, a volte anche piuttosto “spinte”.

Questo suo modo di agire è legato a un disturbo di cui lei soffre da qualche tempo: la coprolalia. È stato lei stessa a parlarne al Corriere della Sera:Ho un disturbo: la coprolalia , l’impulso di dire inadeguatezze”. Questa malattia è considerata un ramo della più famosa sindrome di Tourette e consiste nella tendenza impulsiva a pronunciare parole oscene o volgari.

Riuscire a controllarsi per chi ce l’ha è praticamente impossibile, al punto tale che il soggetto si rende conto solo dopo di avere detto qualcosa di inappropriato per quel contesto. Ci sono però alcuni elementi che fanno capire come tutto possa avvenire indipendentemente dalla volontà della persona: le frasi spesso vengono pronunciate con un tono di voce più alto rispetto al resto del discorso. Non è nemmeno detto che chi parla pensi davvero quello che sta dicendo.

Nel caso di Diana Del Bufalo la scoperta è arrivata quasi per caso: “Ero nel negozio della ex di mio fratello. Una signora ha chiesto se su una collanina si poteva incidere altro, oltre ai fiori. La ex di mio fratello risponde “no, solo i fiori”. E io dico: “Marta, magari la signora ci voleva un bel fallo!”.

Questo non ha però inciso sulla sua carriera, che le sta permettendo di togliersi soddisfazioni importanti. Lei, però, ora sembra avere capito quali siano le situazioni in cui la coprolalia si manifesta maggiormente: “Se sono sempre sovraeccitata, un po’ emozionata, soprattutto in tv, è perché ho paura del giudizio delle persone, una cosa che mi porto dietro fin dai tempi della scuola. Sono insicura, ma so di essere anche carismatica. Faccio un lavoro stupendo ma molto precario. Sono cresciuta circondata dall’arte, ho sempre fatto parte di questo ambiente e devo dire che mi è riuscito tutto molto semplice” – ha concluso.

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