La Guardia di Finanza ha allargato la sua indagine sui profili degli influencer, dei gamer, degli youtuber, e dei TikToker, e dopo aver effettuato controlli su influencer come Gianluca Vacchi e Luis Sal nel mirino del fisco ci è finita anche la 21enne Giulia Ottorini, insieme a Elena Bertoli e alcuni noti sex worker.

Con milioni di followers su Instagram, TikTok e Onlyfans, Giulia Ottorini è diventata presto una stella del web a soli 21 anni, e proprio un anno fa aveva registrato un video che aveva fatto il giro del web: “Ho speso 30mila euro, li ho spesi a marzo, dal 1° al 4 marzo”, ha detto la ragazza in un video social di pochi secondi che in breve era diventato virale. Nel video Giulia Ottorini aveva anche mostrato ai followers il suo conto corrente, precisando che di quella somma spesa 9.800 euro erano in contanti. “Spendo una follia, sto cercando di non piangere“, ha commentato.

Con Giulia Ottorini è finita nel mirino dell’indagine amministrativa della Guardia di Finanza anche la modella bolognese Eleonora Bertoli, 27 anni, influencer dal 2019, che ha 1,6 milioni di followers su Instagram e guadagna tra pubblicità, collaborazioni e contenuti su Onlyfans 80mila euro a post, come ha riportato Il Corriere della Sera.

Insieme a Giulia Ottorini, Elena Bertoli, Gianluca Vacchi e Luis Sal sono indagati anche cinque sexworker.

Tutti i sanzionati hanno collaborato e versato all’erario gli importi dovuti”, hanno annunciato gli investigatori alla stampa, quantificando l’evasione complessiva in 11 milioni di euro.

Finora, infatti, le personalità social avevano sfruttato le poche regole e strette che gli permettevano di versare poche tasse. Secondo il Corriere i post su Instagram valgono fino a 75mila euro e i video pubblicati su YouTube permettono di incassare fino a 80mila euro a contenuto.

Queste nuove professioni digitali sono rimaste estranee alla finanza per anni, essendo lavori emersi negli ultimi decenni, finché l’Agenzia delle Entrate ha deciso di equiparare questi tipi di ricavato ai redditi da lavoro autonomo o anche a quelli d’impresa, a seconda delle singole circostanze.

L’indagine della Guardia di Finanza è iniziata nel 2022 ed è durata due anni. “Siamo partiti dal caso di un singolo per renderci conto che il mondo dei marketing influencer si presta bene all’evasione fiscale, perché servono regole che tutelino tutti gli utenti”, ha dichiarato a Repubblica il colonnello Selvaggio Sarri, dei finanzieri di Bologna.

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