Perché Elly Schlein vuole candidare Ilaria Salis alle Europee (e ha incontrato il padre)

La segretaria del Partito Democratico ha incontrato Roberto Salis, padre dell’insegnante antifascista attualmente detenuta da 13 mesi a Budapest, per discutere della questione.

Elly Schlein vuole candidare Ilaria Salis nelle liste del Partito Democratico alle Europee. Oggi, 3 aprile 2024, la segretaria del partito ha infatti incontrato Roberto Salis, padre dell’insegnante attualmente detenuta da 13 mesi a Budapest con l’accusa di aver aggredito due militanti di estrema destra, per porgergli la solidarietà del PD e per discutere della questione.

Schlein non ha ancora parlato pubblicamente della possibile candidatura, anche se, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe accennarne già stasera a Porta a Porta. Le ipotesi, per ora, sarebbero capolista del Centro Italia o delle Isole, essendo Salis milanese ma di origine sarda.

Le votazioni per le europee si svolgeranno l’8 e il 9 giugno 2024: in base al cosiddetto ‘Protocollo 7’, i membri del Parlamento Europeo godono di immunitànon possono essere arrestati o sottoposti a restrizioni della loro libertà per tutta la durata del mandato. Se Ilaria Salis venisse eletta, quindi, otterrebbe finalmente la sua scarcerazione. Il padre, però, parla di possibile effetto boomerang: “Se si candidasse e non venisse eletta sarebbe un grave errore, in Ungheria la massacrerebbero”, aveva detto ieri, 2 aprile 2024, all’HuffPost. Per ottenere l’immunità, inoltre, Ilaria Salis dovrebbe comunque aspettare la proclamazione degli eletti.

Nel frattempo, inoltre, Roberto Salis continua a premere per un intervento del governo nella questione dopo che, nei giorni scorsi, la figlia è apparsa di nuovo in tribunale a Budapest in manette e catene ai piedi: “Mia figlia viene condotta in catene in aula e qui un governo autorevole può porre fine a questo scempio”, ha detto, come riportato da La Stampa. “Inoltre, c’è la questione dell’estradizione in cui si può agire. L’articolo 3 della nostra Costituzione specifica che i cittadini italiani sono tutti uguali di fronte alla legge e lo Stato italiano dovrebbe far valere la sua autorevolezza perché non ci sia questa differenza di trattamento su una cittadina italiana in Ungheria”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!