Dopo Eurovision, Oleh Psjuk e i membri della Kalush Orchestra tornano in guerra

Dopo la breve pausa che li ha visti trionfare alla kermesse, la band è ripartita da Torino alla volta del loro Paese, l’Ucraina, per riabbracciare le armi e combattere. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, avevano un permesso temporaneo per potersi esibire, ma ora terminato il contest, devono tornare al fronte.

Per Oleh Psjuk e la Kalush Orchestra è ora di tornare in prima linea e combattere contro il fuoco nemico. Così, dopo la breve pausa che li ha visti trionfare all’Eurovision Song Contest 2022, i membri del gruppo sono ripartiti da Torino alla volta del loro Paese, l’Ucraina.

La band, infatti, il giorno successivo alla vittoria sul palco del PalaOlimpico, domenica 15 maggio, ha preso un taxi diretto all’aeroporto per tornata in Patria. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, il cantante e gli altri, avevano un permesso temporaneo per potersi esibire all’Eurovision e ora, terminato il contest, devono tornare al fronte.

“Come ogni ucraino, siamo pronti a combattere per tutto il tempo necessario”, ha detto il frontman al confine con la Polonia mentre stava tornando a casa. Oleh Psjuk, voce assieme a Timofij Muzyčuk, il producer e deejay MC Kilimmen, i polistrumentisti Ihor Didenčuk e Vitali Dužyk e Olekandr Slobodnjak, hanno ripercorso lo stesso viaggio fatto all’andata: via terra attraverso l’Ucraina e poi in volo dal suolo polacco all’Italia.

Al suo rientro la Kalush Orchestra è stata accolta sul confine da una folla di militari e civili che hanno celebrato la vittoria della band alla kermesse con fiori blu e gialli. Per ringraziare la gente corsa a salutarli i giovani hanno improvvisato su due piedi Stefania, il brano arrivato primo. Una canzone in cui folklore e hip-hop si mescolano, un inno alle donne protagoniste della vita e loro malgrado anche della guerra.

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