Ci sarebbero importanti novità sul femminicidio di Alessandra Matteuzzi, la 56enne uccisa il 23 agosto 2022 dall’ex compagno, il 28enne Giovanni Padovani. All’uomo è stato infatti confermato l’ergastolo con le aggravanti di stalking, motivi abbietti, vincolo del legame affettivo e premeditazione, come chiesto dalla Procura: è questa la sentenza, decisa dopo due ore di camera di consiglio dalla Corte d’Assise di Bologna, presieduta da Domenico Pasquariello.

Matteuzzi venne uccisa a calci, pugni e martellate, per poi venire colpita con una panchina sotto casa sua, a Bologna. Secondo la procuratrice aggiunta Lucia Russo e la pm Francesca Rago, Padovani non desiderava solamente la morte della sua vittima, ma anche “cancellare i suoi connotati, la sua bellezza (…) Alessandra Matteuzzi è stata annientata, Padovani l’ha uccisa ancor prima di toglierle la vita”, riporta La Stampa.

Per parecchio tempo l’uomo aveva adottato comportamenti controllanti e vessatori nei confronti della compagna, costringendola a inviargli video ogni 10-15 minuti e introducendosi nei suoi profili social e nelle telecamere di casa. Pochi giorni prima del femminicidio, il 29 luglio, Alessandra Matteuzzi aveva sporto denuncia contro Padovani, ma non erano mai stati presi provvedimenti.

Padovani era ossessionato dalla gelosia. Considera Matteuzzi come una sua proprietà, una sua appartenenza, la sottopone a vincoli. Nel loro rapporto non c’è nulla che abbia a che fare con l’amore o con altri sentimenti positivi. Padovani in realtà disprezza la Matteuzzi, profondamente. Anche di fronte al corpo senza vita di Alessandra, la insulta”, aveva detto la pm Rago, come riportato da La Stampa.

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