Lo scorso 10 maggio la polizia ha trovato due fratellini di 4 e 6 anni, Pietro e Paolo (nomi di fantasia), soli e abbandonati in una zona fuori dal Raccordo anulare, a Roma. I due bambini avevano evidenti segni di denutrizione, ed erano coperti di sporcizia, ematomi e cicatrici.

La notizia è stata riportata dalla pagina Facebook del policlinico Umberto I di Roma, i cui medici si sono presi cura dei due fratellini, portati immediatamente al policlinico dalla polizia, nel pomeriggio di quel 10 maggio. “Le loro prime parole comprensibili sono state un grido di aiuto: “Non vogliamo tornare dalla mamma, abbiamo fame, vogliamo il gelato””, hanno scritto nel post, corredato da foto dei fratellini, i medici del policlinico.

Il team di medici che si è preso cura dei due bambini è stato attivato in tempi strettissimi dalla dottoressa Laura De Vito, medico di Direzione sanitaria, e i due fratellini sono stati ricoverati nella terapia intensiva pediatrica della dottoressa Papov, dove sono rimasti fino al 17 maggio. Dopo il ricovero i due bambini sono stati trasferiti in Gastroenterologia pediatrica, seguiti dalla dottoressa Marina Aloi.

Il policlinico ha riferito che entrambi i fratellini erano gravemente malnutriti: alcuni esami lasciavano anche pensare, a causa dei residui nello stomaco, che avessero “mangiato terra”.

La nutrizionista Isabella Preziosa e la dietista Romina Alberti, insieme a un team di colleghi, hanno creato una dieta personalizzata per ciascuno dei bambini, che hanno cominciato pian piano a mangiare tutto.

I due fratellini sono stati circondati dall’amore e l’affetto degli infermieri e gli operatori del policlinico, oltre che dalla generosità dei volontari dell’associazione ARVAS, che hanno donato loro tanti regali.

Grazie alla testimonianza di Debora Porfiri, assistente sociale del policlinico, e alle indagini svolte dagli agenti di polizia, è stato confermato il grave stato di abbandono dei due fratellini, ai quali genitori è stata revocata la patria potestà.

Il 6 luglio i fratellini hanno lasciato l’ospedale e adesso vivono serenamente in una casa famiglia, in attesa di essere adottati.

La scorsa settimana sono tornati al Policlinico per una visita di controllo e la loro salute è notevolmente migliorata”, ha fatto sapere il policlinico.

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