Grease: Rise of the Pink Ladies è la serie musical di 10 episodi già disponibile su Paramount Plus che racconta la storia del primo gruppo delle Pink Ladies, ed è ambientato nel 1954, 4 anni prima degli eventi del film Grease (1978).

Le protagoniste della serie sono quattro ragazze che faticano ad ambientarsi alla Rydell High School e che insieme porteranno una vera rivoluzione femminista tra i corridoi della scuola.

La protagonista principale è la sorella maggiore di Franchie, Jane Facciano (Marisa Davila), che insieme a Olivia Valdovinos (Cheyenne Isabel Wells), Cynthia Zdunowski (Ari Notartomaso) e Nancy Nakagawa (Tricia Fukuhara) da vita alle prime Pink Ladies, che nel film Grease sono composte da Betty Rizzo, Franchie Facciano, Marty Maraschino e Jan.

Nella serie appaiono anche delle giovanissime Franchie Facciano e Betty Rizzo, che in quel periodo sono compagne di classe alle scuole medie.

La scrittrice e produttrice televisiva della serie, Annabel Oakes (produttrice della serie Netflix Atypical), ha dichiarato al New York Times: “Quando ‘Grease’ mi ha offerto un’opportunità, ho capito che la Rydell High era un universo in cui avrei voluto vivere ed esplorare a lungo”.

La serie esplora problemi legati a sesso, identità, crescita, orientamento sessuale e discriminazione di genere, rimanendo fedele alle canzoni e alle sceneggiature tipicamente colorate ed esuberanti di Grease.

Vogliamo parlare al 2023, al 1954 e al 1978″, ha detto Oakes. “E vogliamo fare tutto questo nella musica, nelle sceneggiature, con i personaggi. Stiamo parlando con tutti e tre questi periodi di tempo”.

Proprio come le Pink Ladies del film del 1978, le prime Pink Ladies raccontate nella serie TV si distinguono tra i corridoi della Rydell High per le loro forti e indipendenti personalità, pronte a portare aria di cambiamento in un ambiente dominato da atleti e gang di ragazzi.

Questo corrispondeva a ciò che la Paramount stava realmente cercando, ossia: Come possiamo raccontare le storie che non avreste potuto raccontare nel 1978 e che sicuramente non avreste potuto raccontare nel 1958?”, ha dichiarato Oakes.

Nella serie, come ha spiegato Oakes, c’è un importante elemento moderno, proprio come c’era anche nel Grease degli anni ’70, ma Rise of the Pink Ladies esplora ancora di più, usando la lente degli anni 2020, la voglia delle ragazze di abbracciare la loro indipendenza e la loro autonomia sul proprio corpo e sulla propria sessualità, in un periodo, gli anni ’50, in cui la loro libertà era limitata.

La cosa bella della storia di Annabel è che queste Pink Ladies sono radicali, sovversive e ribelli”, ha aggiunto Justin Tranter (che usa i pronomi they/them), produttor* musicale esecutiv* dello show. “Stanno causando un panico morale nella loro città solo perché vogliono qualcosa”.

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