L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha messo in guardia più volte la società sulla malattia X. In particolare lo ha fatto proprio Tedros Adhanom Ghebreyesus, biologo esperto in immunologia e attuale segretario generale dell’OMS, nel suo intervento a febbraio alla conferenza del World Government Summit di Dubai.

Le dolorose lezioni che abbiamo imparato rischiano di essere dimenticate… se non riusciamo a imparare queste lezioni, la pagheremo cara la prossima volta – e ci sarà una prossima volta. Il ciclo di panico e negligenza sta cominciando a ripetersi”, ha spiegato l’immunologo Ghebreyesus.

Ma cos’è questa malattia X da cui l’OMS continua a mettere in guardia i governi? Ilaria Capua, virologa che ha trascorso 7 anni negli Stati Uniti dirigendo il One Health Center in Florida e che ora insegna alla John Hopkins University di Bologna, ha spiegato al Resto del Carlino che “malattia X” è il termine usato dall’OMS per indicare una malattia che prima o poi arriverà.

Una patologia, quindi, ipotetica provocata da un agente patogeno che non è ancora stato identificato dagli scienziati. La malattia X, comunque, è così rischiosa che gli epidemiologi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità l’hanno inclusa nell’elenco delle malattie prioritarie già sei anni fa (2018). La prima malattia X è stata proprio il COVID-19, a cui ne seguirà un’altra.

Non è che perché abbiamo avuto quella da Covid siamo a posto per i prossimi duecento anni“, ha sottolineato Ilaria Capua. “Purtroppo non funziona così, la malattia X di cui parla l’OMS è un termine per dire che qualcosa, prima o poi, arriverà. Non si sa che cosa, ma succederà. E potrebbe essere ancora più aggressivo del Covid”.

Un dato di fatto, quindi, quello di dover affrontare un’altra pandemia, prima o poi. Proprio per questo la virologa ha avvertito della necessità di una risposta ben studiata dai governi, ragionata e adattata in base al territorio, per far fronte alla prossima minaccia. “Dalla pandemia attuale, si è acquisita una maggiore consapevolezza della vulnerabilità e dell’importanza delle misure preventive, come il lavaggio delle mani, il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine. Tuttavia, osservo un fenomeno di ‘amnesia collettiva’ che potrebbe compromettere la preparazione futura”, ha detto Capua, aggiungendo che un’attenzione speciale deve essere riservata al contatto tra l’uomo e l’animale, specie in luoghi con scarsa igiene, come i mercati di animali vivi: “Questi posti sono dei veri e propri gironi infernali”.

Ilaria Capua ha poi sottolineato l’importanza e il rispetto dovuto al sistema sanitario, le cui risorse devono essere protette e tutelate. “Non si deve erodere un sistema che è già in sofferenza. Non bisogna dimenticare mai il grande sacrificio dei professionisti”, ha dichiarato la virologa.

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