Samira Sabzian è morta. Lo ha annunciato l’ong Human Rights, condividendo che la ragazza, 29 anni, è stata impiccata questa mattina in Iran.

Samira Sabzian era stata costretta a sposarsi a soli 15 anni. La ragazza è stata chiusa in carcere per anni, con l’accusa di aver ucciso il marito nel 2013. Secondo fonti di Iran Human Rights, Samira è stata giustiziata nel carcere di Qeezel Hesar a Karaj, all’alba.

Vittima per anni dell’apartheid di genere, dei matrimoni precoci e della violenza domestica, Samira oggi è stata vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto”, ha scritto su X il direttore dell’ong Iran Human Rights, Mahmood Amiry-Moghaddam, dando la notizia dell’esecuzione di Sabzian. “Ali Khamenei e gli altri leader della Repubblica Islamica devono essere ritenuti responsabili di questo crimine”.

L’esecuzione di Samira Sabzian era inizialmente prevista per mercoledì 13 dicembre, ma era stata rinviata di una settimana anche per via delle potenti proteste popolari, a sostegno della giovane. Le forti proteste e gli sforzi di Iran Human Rights, però, non sono bastati per salvarle la vita.

Come ricorda Iran Human Rights, Samira Sabzian era una delle vittime più vulnerabili della società iraniana, costretta a rimanere ai margini, senza sostegno né una voce. “Dobbiamo lottare ogni giorno per salvare le migliaia di altre persone che rischiano di diventare vittime della macchina omicida per preservare la sopravvivenza del regime”, ha sottolineato nel suo post su X Mahmood Amiry-Moghaddam.

L’ex compagna di cella di Samira Sabzian e attivista iraniana Mozhgan Keshavarz, che ha trascorso quasi tre anni nella tristemente nota prigione di Evin nella provincia di Teheran, ha commentato, sempre su X, che ha visto di persona “quanto ha sofferto in carcere per il fatto che le è stato negato l’accesso ai suoi figli”.

Come confermato anche da Iran Human Rights, infatti, Samira Sabzian aveva due figli. La donna è stata in carcere per circa 10 anni, e non ha mai avuto la possibilità di vedere i figli. A Sabzian è stato permesso di vedere i suoi figli un’ultima volta, prima della sua esecuzione, come ha dichiarato l’ong.

Samira Sabzian, fatta sposare a 15 anni nel 2009, ha subito 4 anni di molestie e abusi da parte del marito, prima di commettere il presunto omicidio di cui è stata accusata, nel 2013.

Secondo Human Rights, nel 2023 sono state giustiziate fino a ora 18 donne in Iran.

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