A Manerba del Garda (Brescia) migliaia di visitatori hanno preso d’assalto durante il weekend l’isola di San Biagio, o “isola dei Conigli”, l’isolotto proprio di fronte al campeggio di San Biagio, che dalla scorsa estate è raggiungibile a piedi, a causa delle acque del lago troppo basse.

L’isola dei Conigli, ora una mini penisola raggiungibile a piedi grazie all’istmo riaffiorato che la collega alla terraferma e che in tempi normali è coperto dall’acqua, è diventata una vera e propria attrazione turistica ma, per quanto bella, è un grave campanello d’allarme per il Lago di Garda.

I cm di livello dell’acqua attualmente sono 44, rispetto ai 100 della media degli ultimi 50 anni, nel periodo di fine inverno. Raggiungere l’isola dei Conigli attraverso l’istmo, infatti, era solitamente possibile (sebbene raro), ma questa circostanza è avvenuta pochissime volte negli ultimi 100 anni: le più recenti si contano a febbraio del 2002 e marzo del 1989.

La preoccupazione è alta, tanto che l’Arpa Lombardia ha stimato un calo delle riserve idriche per la regione del 44% e l’Agenzia interregionale per il fiume Po ha deliberato che dal 14 febbraio il deflusso minimo in uscita dalla diga di Salionze sarà di 9 metri cubi al secondo, e non più di 14.

Come avvertono gli esperti tramite il sito di Comunità del Garda, a febbraio 2022 il livello medio era più del doppio, ovvero di 106 centimetri. L’attuale livello delle acque è di 50-60 centimetri inferiore rispetto alla media stagionale degli ultimi quindici anni.

Questo inverno con poca pioggia e poca neve ha causato uno dei livelli del Lago di Garda più bassi degli ultimi decenni.

L’isola dei Conigli, a livello internazionale, è diventata un simbolo della siccità: giornali, riviste e testate online estere prendono a esempio l’isolotto come una delle prove, seppur suggestive, di un problema che non accenna a diminuire.

La speranza di tutti, cittadini ed esperti, è che torni la pioggia a riempire le acque del Lago di Garda.

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