Il deepfake è un fenomeno odioso e grave di cui chiunque di noi, a sua insaputa, può diventare vittima. È infatti sufficiente pubblicare una qualsiasi propria foto sui social per far sì che qualcuno, grazie ad appositi programmi, letteralmente ci “svesta”, condividendo poi l’immagine così modificata che ci fa apparire completamente nudi.

È esattamente quanto successo a Jenni Serp, giovane influencer con 420 mila followers, che in una storia pubblicata su Instagram alcuni giorni fa (e quindi ora non più visibile) si è sfogata proprio a proposito di un episodio di deepfake che l’ha coinvolta.

Fonte: instagram @jenniserpi

“Chiunque tu sia, è disgustoso e dannoso quello che hai fatto. Trasformare la mia foto che ho postato su Instagram in una foto che… Non è quello che ho pubblicato!”, ha scritto, giustamente arrabbiata, Serpi, che peraltro è minorenne, spiegando come a una sua foto in bikini sia stato tolto il costume per essere sostituito con immagini di parti intime non sue. “Quella donna non sono io, quel briciolo di fiducia che avevo nelle persone se n’è andato completamente, fate schifo”.

Purtroppo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ha reso ancor più facile cadere vittime di deepfake, visto che la tecnologia è in grado di creare immagini che, seppur false, sono estremamente realistiche, e quindi difficili da riconoscere. Secondo il gruppo informatico Home Security Heroes la produzione di deepfake porno tra il 2022 e il 2023 è aumentata del 464%. Inoltre, non è possibile garantire l’oblio alla vittima di deepfake, insomma non è possibile rimuoverle completamente dalla rete una volta che sono state pubblicate.

Questo perché esiste ancora un vuoto normativo sul tema, nonostante i tentativi fatti da alcune istituzioni, come gli Usa, che hanno provato a creare una task force federale per esaminare proprio la tecnologia deepfake, poi bloccata. Anche vari gruppi per i diritti digitali premono perché i legislatori usino finalmente un quadro giuridico esistente per affrontare casi di frode, violazione del copyright, diffamazione e oscenità, ma il problema è, come abbiamo sottolineato poc’anzi, che riconoscere un video deepfake ben realizzato è davvero complesso.

A finire nel mirino dei creator di deepfake sono state anche celebrità importanti, come Taylor Swift, Michelle Obama, Scarlett Johansson, Emma Watson. Mentre grazie a una semplice app, Bikini Off, sono state spogliate dai compagni di classe le studentesse, minorenni, di una scuola in Italia.

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