Il lago di Bolsena non è solo un meraviglioso specchio d’acqua e il lago di origine vulcanica più antico d’Europa, ma nel tempo è diventato anche teatro di storie che hanno alimentato miti e leggende.

C’è, ad esempio, il mito di una città scomparsa tra le acque di cui si può ancora sentire il suono delle campane, un po’ come accade al lago di Resia; c’è chi giura sia possibile avvistare delle sirene, altri che hanno costruito storie sulla colorazione rossa dell’acqua o sulle scie di colore diverso che si formerebbero sul pelo dell’acqua rappresentando il percorso fatto dalla pietra che avrebbe riportato a terra la santa patrona di Bolsena.

La leggenda forse più nota, tuttavia, riguarda la regina Amalasunta, secondo cui alcuni pescatori del paese di Marta, in provincia di Viterbo, riuscirebbero, nelle giornate in cui la tramontana soffia forte, a sentire ancora le urla della regina dei Goti nei pressi dell’isola Martana, dove fu imprigionata e assassinata nel 535 d.C. per ordine di Teodato, suo marito e cugino, che mandò dei sicari a eliminarla per motivi legati al potere.

Secondo qualcuno, inoltre, il suo spirito aleggerebbe ancora nei dintorni delle rocce e sulle acque dell’isola nelle notti di luna piena.

Un’altra versione della leggenda sostiene che Amalasunta fosse solita andare a piedi dall’isola Martana alla sponda del lago posta a sud attraverso un tunnel sotterraneo; anche se parliamo di una storia fantastica, effettivamente l’ingegnere Alessandro Fioravanti, con i suoi più recenti rilevamenti subacquei, ha trovato non un tunnel, ma un’antica strada che collegava l’isola alla terraferma (grazie anche al fatto che, un tempo, il livello del lago fosse decisamente più basso); visto che a oggi l’isola è distante appena un chilometro dalla terraferma, nei pressi di Kornos, tra Marta e Montefiascone, forse non sbaglia chi ritiene che Martana un tempo fosse un promontorio e non un’isola.

Ancora oggi chi abita nei pressi di Bolsena racconta che la regina dei Goti, dopo la morte, fu messa a giacere su una carrozza d’oro e sepolta in uno dei sette colli posti davanti all’isola Martana. Molti, nei secoli, hanno cercato la carrozza d’oro, senza mai trovarla.

Un mistero, però, riguarfda anche l’isola Bisentina che, leggenda vuole, sarebbe il passaggio italiano per il regno di Agarthi (in sanscrito “inaccessibile”), un regno leggendario, collocato al centro del pianeta e derivato dalla teoria della terra cava, che sarebbe abitato da una civiltà pacifica, evoluta e moralmente retta, forse già entrata in contatto con le popolazioni aliene. Altri varchi nel mondo sarebber la Sfinge in Egitto o la Foresta amazzonica.

 

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