L’orologio dell’Apocalisse non è un semplice strumento di misurazione del tempo: il suo scopo è valutare quanto l’umanità sia prossima alla distruzione del mondo.

In questi ultimi giorni di gennaio, l’orologio è stato nuovamente regolato a 90 secondi prima della mezzanotte, il punto più vicino alla catastrofe, come dichiarato dal Bulletin of the Atomic Scientists, l’istituzione che lo ha creato nel lontano 1947 (tra gli ideatori veri ‘pezzi da novanta’ come Einstein e Oppenheimer).

La mezzanotte simboleggia il momento in cui la Terra diventa inabitabile. Anche l’anno scorso il Bulletin aveva impostato l’orologio a 90 secondi prima della mezzanotte, principalmente a causa dell’invasione russa dell’Ucraina e della crescente minaccia di un conflitto nucleare.

Nel periodo compreso tra il 2020 e il 2022, l’orologio era stato fissato a 100 secondi prima della mezzanotte. Secondo il Bulletin, l’orologio non è destinato a fornire una valutazione definitiva delle minacce per l’umanità, ma piuttosto a stimolare dibattiti su tematiche scientifiche complesse come il cambiamento climatico.

La decisione di mantenere l’orologio all’orario attuale quest’anno è stata principalmente influenzata dalle continue preoccupazioni riguardo alla guerra in Ucraina, al conflitto Israele-Gaza, al rischio di una nuova corsa agli armamenti nucleari e alla crisi climatica, come ha spiegato Rachel Bronson, presidente e CEO del Bulletin, durante una conferenza stampa tenutasi martedì scorso.

Ogni anno, l’orologio dell’Apocalisse viene regolato dagli esperti del comitato scientifico e di sicurezza del Bulletin in collaborazione con il comitato degli sponsor, il quale attualmente annovera nove premi Nobel.

“Le tendenze attuali continuano a indicare in modo minaccioso una catastrofe globale”, ha detto Bronson. “La guerra in Ucraina rappresenta un costante rischio di guerra nucleare. Inoltre, l’attacco avvenuto il 7 ottobre in Israele e il conflitto a Gaza forniscono un’ulteriore testimonianza degli orrori della guerra moderna, anche senza il coinvolgimento delle armi nucleari”.

“I Paesi dotati di armi nucleari stanno attuando programmi di modernizzazione che potrebbero innescare una nuova corsa agli armamenti nucleari”, ha sottolineato Bronson. “La Terra ha registrato l’anno più caldo mai documentato e sta affrontando gravi conseguenze come alluvioni, incendi e altri disastri legati al clima. Inoltre, l’inerzia nell’affrontare il cambiamento climatico minaccia miliardi di vite e mezzi di sussistenza”.

A preoccupare Bronson, anche i recenti sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale che “sollevano una serie di interrogativi su come gestire una tecnologia in grado di influenzare positivamente o minacciare la civiltà in molteplici modi”.

L’orologio non ha mai toccato mezzanotte. Per fortuna. “Quando l’orologio indica mezzanotte, significa che siamo stati testimoni di uno scambio nucleare o di un catastrofico cambiamento climatico che ha spazzato via l’umanità”, ha dichiarato.

È ancora fattibile riportare l’orologio indietro grazie a azioni concrete. Un esempio tangibile si è verificato nel 1991, quando l’amministrazione dell’ex presidente George HW Bush ha firmato il Trattato di riduzione delle armi strategiche con l’Unione Sovietica, spingendo così la lancetta fino a 17 minuti prima della fatidica mezzanotte. Ancora nel 2016, con l’accordo sul nucleare iraniano e l’accordo di Parigi sul clima, l’orologio si era spostato a segnare solo tre minuti prima dell’ora critica.

“Noi del Bulletin crediamo che, poiché gli esseri umani hanno creato queste minacce, possiamo ridurle”, ha detto Bronson. “Ma farlo non è facile, né lo è mai stato. E richiede un lavoro serio e un impegno globale a tutti i livelli della società”.

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