La Food and Drug Administration (FDA) ha diffuso delle linee guida su come gestire in sicurezza il cibo per animali domestici raccomandando, tra le altre cose, di lavare la ciotola in cui mangiano dopo ogni pasto utilizzando acqua e sapone, per evitare le diffusione dei batteri.

Secondo la FDA, per tutelare la salute dei nostri amici a quattro zampe si dovrebbero inoltre acquistare lattine o sacchetti di cibo per animali in buone condizioni e sarebbe opportuno conservare il loro cibo secco in un luogo fresco e asciutto nella sua busta originale che, una volta aperta, deve essere sigillata ermeticamente. La FDA raccomanda, inoltre, di conservare gli avanzi di cibo cotto in frigorifero e di lavarsi accuratamente le mani prima e dopo aver maneggiato i loro alimenti.

Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Plos One ha rilevato che meno del 5% dei proprietari di animali domestici segue questi consigli. Per questa ricerca, i nutrizionisti veterinari del College of Veterinary Medicine della North Carolina State University hanno intervistato 417 proprietari di cani, registrando i dati relativi alle loro pratiche igieniche.

Si è scoperto che solo il 34% dei proprietari di animali domestici si è lavato le mani dopo aver dato da mangiare e circa il 22% lavava le ciotole solo una volta alla settimana. Addirittura il 18% ha riferito di lavare i piatti dei propri cani ogni tre mesi (o per niente).

La FDA ha precisato che qualsiasi tipo di cibo per animali domestici può essere potenzialmente contaminato da batteri nocivi, come la salmonella e la listeria, che possono portare (sia nell’uomo che nell’animale) a malattie di origine alimentare. Questi agenti patogeni possono causare infezioni che si manifestano con sintomi come diarrea, febbre, crampi allo stomaco o nausea.

“Ci sono stati diversi casi in cui uomini e animali domestici si sono ammalati dopo l’esposizione a cibo contaminato da batteri patogeni”, hanno affermato gli autori dello studio. “Questi rischi possono essere molto pericolosi nelle famiglie con bambini, individui immunocompromessi, persone in gravidanza o adulti di età superiore ai 65 anni”. Una scarsa igiene o l’assunzione di cibo contaminato può anche causare la morte del nostro amato animale domestico ed è quindi indispensabile seguire le linee guida sopracitate.

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