Paola Turani, 36 anni, ha parlato sui social della sua battaglia contro l’anoressia. In un lungo post Instagram, la modella ha commentato la decisione del governo di cancellare il fondo di 25 milioni di euro per la lotta contro i disturbi del comportamento alimentare: la Legge di Bilancio 2024, infatti, prevede l’azzeramento della somma destinata all’apertura di ambulatori per il trattamento di questa problematica.

Che con la nuova Legge di Bilancio si sia azzerato il fondo per il contrasto dei Disturbi dell’alimentazione è follia”, ha esordito la modella. “È inammissibile se si pensa che i DCA sono la prima causa di morte tra i giovani (escludendo gli incidenti stradali). Di conseguenza verranno chiusi reparti, licenziati professionisti, molti pazienti e le loro famiglie si ritroveranno da soli ad affrontare situazioni difficili senza supporto”, ha denunciato, parlando poi della sua esperienza personale con l’anoressia.

I DCA necessitano di una terapia psicologica e fisica complessa che troppe volte si tende a sminuire o, peggio ancora, a ignorare (…) Avevo vent’anni quando, in seguito a una forte pressione psicologica e un meccanismo malato per cui le taglie erano sempre più piccole, iniziai a mangiare meno, a saltare i pasti, poi a non allenarmi più per paura di “ingrossare” e infine a mangiare solo una mela al giorno (…) Ero finita intrappolata in un circolo vizioso pericolosissimo innescato nella mia testa, ma io amavo troppo il mio lavoro. Mi ero isolata da tutti, perché la malattia questo fa. Ti toglie tutto. Ricordo che più dimagrivo e più i miei agenti erano soddisfatti, io lavoravo di più.

Nel post, Paola Turani ha poi definito quello della modaun ambiente tossico”. E ha proseguito, raccontando il suo percorso di guarigione: “Un circolo vizioso dalla quale sono riuscita a staccarmi solo qualche anno dopo (…) Stare con amici e famiglia aveva un valore troppo alto per perderlo”.

Ripresi ad uscire, a divertirmi. Così iniziò un lungo percorso, un lavoro di auto-accettazione che non sempre andava di pari passo con i canoni estetici imposti dalla moda a quel tempo, raggiungendo il mio prezioso equilibrio esteriore ma soprattutto interiore”, ha concluso poi. “Non so se queste parole potranno aiutare qualcuno, ma è giusto parlarne. In un momento in cui invece di andare avanti, sembra si stia tornando indietro, purtroppo”.

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