Avere altri partner sessuali mentre ci si trova all’interno di una relazione monogama è stato a lungo considerato un tabù. E anche se ora non è propriamente accettato da tutti, c’è un interesse crescente nelle relazioni aperte.

L’esperta di relazioni Dedeker Winston ha notato che intorno al 2016 c’è stata una vera e propria “esplosione di interesse per la non monogamia”, circa un anno dopo aver iniziato a lavorare come coach di appuntamenti specializzata in questo tipo di relazioni. “È stato allora che mi sono sentita come se avessi visto il più grande punto di svolta, all’improvviso così tante persone online erano disposte a parlare del fatto di non essere monogame”, ha detto.

Gli esperti affermano che molti fattori sociali e culturali hanno portato a un più ampio apprezzamento di stili di relazione non tradizionali, e la pandemia potrebbe persino aver avuto un ruolo in tutto questo. Logan Ury, direttore della scienza delle relazioni di Hinge, ha affermato che la pandemia è stata “l’occasione perfetta per fermarsi a pensare di più a ciò che vogliamo”.

Winston ha dichiarato che gran parte del recente interesse che ha riscontrato nelle relazioni aperte proviene dai Millennial che semplicemente “mettono in discussione il modo in cui sono stati cresciuti” e la convinzione che la monogamia sia davvero l’obiettivo finale delle relazioni intime.

Ciò potrebbe derivare da una tendenza generale verso l’apertura mentale, ha detto la psicologa Sarah Levinson. “Oggi siamo più aperti a tutti i tipi di identità che sono meno convenzionali… Le persone sono più disposte a sfidare i costrutti sociali“. Questo le ha spinte a mettere in discussione i propri desideri. Quando “continui a scegliere la monogamia e non funziona, cominci ad essere curioso di sapere [se] c’è un altro modo”, ha continuato Levinson.

Le tendenze delle app di appuntamenti aiutano a evidenziare l’aumento dell’interesse per le relazioni aperte. “Gli utenti che cercano relazioni non monogame sono aumentati del 7%”, ha detto a BBC Worklife un rappresentante di OkCupid, un sito di appuntamenti.

“Ci sono molti modi per impegnarsi nella non monogamia”, ha riferito Levinson. “Potrebbe significare qualsiasi cosa, dal vivere con più partner dividendo le finanze alla frequentazione sporadica durante l’anno”.

Per molti, però, avere una relazione aperta non significa essere poliamorosi. Il poliamore spesso include relazioni intime e sentimentali, mentre le relazioni aperte sono più spesso associate a persone che intraprendono principalmente relazioni sessuali al di fuori della loro relazione primaria. In altre parole, le relazioni aperte sono meno incentrate sulle connessioni emotive e più su quelle sessuali.

Winston parla anche di relazioni aperte in stile “non chiedere, non dire”, in cui entrambi i membri di una coppia permettono all’altro di avere rapporti sessuali con altre persone ma non vogliono discutere con il partner di queste esperienze. Winston ha potuto constatare, attraverso il suo podcast, che coloro che intrattengono relazioni aperte tendono a essere relativamente giovani, tra i 25 e i 45 anni. E molti si identificano come queer, bisessuali e/o pansessuali.

Nonostante più persone abbraccino relazioni non monogame, la percezione generale è ancora negativa. Ricerche e sondaggi suggeriscono che gli atteggiamenti verso la non-monogamia consensuale sono per lo più negativi, nel complesso.

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