La giornalista Paola Ferrari ha raccontato del suo tumore al viso, ospitata da Monica Setta per la prossima puntata di Storie di donne al bivio, in onda giovedì 25 gennaio su Rai 2.

Paola Ferrari ha annunciato che dovrà operarsi ancora una volta, stavolta per rimuovere un altro carcinoma del viso. La giornalista, che ha già subito un intervento per un precedente tumore al viso, ha annunciato che verrà operata tra qualche giorno, e domenica tornerà per condurre il suo programma 90° minuto.

Ho rischiato che mi portassero via mezzo viso. Sono stati bravissimi nel curarmi”, ha dichiarato la giornalista, parlando dell’operazione chirurgica che ha subito un anno fa per il precedente tumore al viso.

Questo secondo tumore, scoperto un mese e mezzo fa, è più piccolo e Ferrari ha assicurato che è nella fase iniziale. “Quindi è molto meno drammatico di quello che ho già avuto”, ha sottolineato. Un tumore meno preoccupante, insomma, per cui la giornalista spera in un recupero molto più rapido rispetto al precedente carcinoma.

Il tipo di tumore che l’ha colpita è un carcinoma basocellulare, come ha confermato lei stessa, lo stesso tipo di tumore che l’ha colpita l’anno scorso.

Paola Ferrari ha anche parlato dell’importanza della prevenzione. “Non sono assolutamente qui a fare la vittima, ma lo racconto per dire che bisogna stare attenti”, ha spiegato Paola Ferrari quando ha parlato del nuovo tumore al viso nella puntata di Donne al bivio. “State attenti, non finirò mai di dirlo…dobbiamo fare prevenzione, sempre”.

Il carcinoma basocellulare, come riporta MSD Manuals, è un tipo di tumore cutaneo maligno che ha origine nelle cellule basali dell’epidermide. La diagnosi viene fatta tramite biopsia. Il trattamento dipende dalle caratteristiche del tumore e può comprendere curettage e diatermocoagulazione, escissione chirurgica, criochirurgia, chemioterapia topica, oppure, anche se avviene più di rado, tramite radioterapia o farmacoterapia.

Il carcinoma basocellulare è il tumore della pelle più diffuso, con più di 4 milioni di nuovi casi all’anno negli Stati Uniti, ed è più frequente nei soggetti con carnagione chiara.

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