Olivia Hussey e Leonard Whiting, i due protagonisti di Romeo e Giulietta del 1968 di Franco Zeffirelli, hanno citato in giudizio la Paramount Pictures per oltre 500 milioni di dollari.

I due attori, che all’epoca del film avevano rispettivamente 15 e 16 anni, portano in tribunale la Paramount Pictures per aver girato la scena di nudo nel film mentre erano ancora minorenni senza il loro consenso. Secondo quanto riportato da Variety Hussey e Whiting, che ora hanno 71 e 72 anni, hanno intentato la causa presso la Corte Superiore della contea di Los Angeles per presunti abusi sessuali, molestie sessuali e frode.

I documenti legali ottenuti da Variety indicano che Franco Zeffirelli, morto nel 2019, aveva assicurato ai due giovani attori che non ci sarebbero state scene di nudo nel film, perché i due avrebbero usato degli indumenti intimi color carne, per non mostrare nudità. Tuttavia, negli ultimi giorni di riprese, Zeffirelli li avrebbe incoraggiati a recitare la scena della camera da letto nudi, con indosso solo del trucco per il corpo, dicendo loro che altrimenti “il film sarebbe fallito“, e le loro carriere mese a rischio, come riportano i documenti.

Zeffirelli avrebbe filmato Hussy e Whiting nudi a loro insaputa, dichiarando erroneamente dove sarebbe stata posizionata la telecamera.

Quello che è stato detto loro e quello che è successo sono due cose diverse“, ha dichiarato in un comunicato stampa Tony Marinozzi, responsabile commerciale comune di Hussey e Whiting. “Si sono fidati di Franco. A 16 anni, come attori, hanno preso spunto da lui… Franco era un loro amico e francamente, a 16 anni, cosa si può fare? Non ci sono opzioni. Non c’era nessun #MeToo“.

L’avvocato di Hussey e Whiting, Solomon Gresen, ha dichiarato alla stampa: “Le immagini di nudo di minori sono illegali e non dovrebbero essere esibite. Si trattava di bambini molto giovani e ingenui negli anni ’60, che non avevano alcuna consapevolezza di ciò che stava per colpirli. All’improvviso sono diventati famosi a un livello che non si sarebbero mai aspettati, e in più sono stati violati in un modo che non sapevano come affrontare“.

Stando a quanto riportato nella causa Olivia Hussey e Leonard Whiting hanno sofferto di danni emotivi e ansia negli anni successivi alla realizzazione del film, inoltre entrambi sostengono di aver perso anche delle opportunità di lavoro.

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