Tiktok è ormai unanimemente conosciuto come il social network dei trend, e negli ultimi giorni ne sta impazzando uno in particolare, quello delle “Slavic Girls“, un fenomeno che ha guadagnato popolarità negli ultimi mesi, in cui le ragazze indossano colbacchi e pellicce muovendosi sulle note di una canzone russa. Mentre per molti è solo l’ultima moda destinata a essere presto sostituita, per i media filogovernativi russi rappresenta il segno che la cancel culture occidentale ha fallito.

Tutto è iniziato nell’autunno di quest’anno, quando alcuni tiktoker russi hanno reso virale la hit dimenticata della cantante russa Katja Lel, Moj marmeladnyj; chi russo non è, pur non comprendendo le parole, si è innamorato del motivo, iniziando a utilizzarlo come colonna sonora per altri video. Per far capire l’impatto potentissimo di Tiktok e dei suoi trend, basti pensare che, alla fine di novembre, la canzone ha raggiunto la terza posizione nella classifica Spotify Viral 50 e attualmente si trova al 17° posto.

Molti hanno provato a tradurne il testo, mentre altri si sono limitati a ripetere il ritornello pieno di allusivi “mua-mua” e “dzhaga-dzhaga”. Molte donne, in particolare, hanno scelto di omaggiare l’estetica slava e la moda invernale delle regioni come Russia, Europa orientale, Balcani, Paesi baltici, sfoggiando pesanti colbacchi e pellicce.

Lo “Slavic Girl Trend” su TikTok conta oggi diverse centinaia di milioni di visualizzazioni, e su Instagram sono stati pubblicati 366 mila post solo con l’hashtag #Slavicgirl. Benché sembri un innocuo trend come tanti altri, c’è chi proprio non è riuscito a non dargli una connotazione poltiica, come i media governativi russi, che vedono in questo fenomeno la più potente ondata di russificazione della cultura pop occidentale nella storia, interpretandolo come un fallimento del tentativo dell’Occidente di abolire l’identità culturale russa; a dirlo, ad esempio, Dmitrij Kiseliov, presentatore televisivo e direttore generale della holding di stato Rossija Segodnja, secondo cui le donne che partecipano a questo trend su TikTok hanno scelto di liberarsi dei dogmi dell’imperante cultura occidentale, “respirando la libertà russa e dando libero sfogo alla loro natura femminile”.

Quanto c’entrino le relazioni internazionali e la volontà di rimarcare una “russificazione” culturale con il trend, in realtà, non è dato sapersi; c’è però da dire che, fra le donne che frequentano il social cinese, si sta verificando una vera e propria spaccatura tra chi rivendica il diritto “all’esclusività” dello stesso, come appunto le ragazze slave, e chi, invece, cerca di lottare contro la banalizzazione e i cliché, sottolineando come cultura ed estetica un tempo stigmatizzate si stiano trasformando in una tendenza prêt-à-porter.

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