Luciana Bruno, tiktoker e proprietaria del brand di costumi da bagno Ellebi Bikini, ha denunciato sui social una spiacevole esperienza con lo shopping online. Stando a quanto raccontato, infatti, l’imprenditrice si sarebbe vista clonare la carta in seguito ad un ordine online sul sito e-commerce cinese Temu.

Attenzione quando fate gli ordini su Temu. Sono stata fregata io, che ho dieci anni di attività online e quattro shop online. – ha esordito Bruno – La mia carta è stata clonata e al momento ho solo dieci euro. Hanno speso in shopping, acquistato viaggi e altri soldi non so dove siano finiti. Sto avviando un procedimento con la mia banca, anche se mi hanno detto che risulta un po’ difficile avere indietro i soldi, perché le transazioni sono state approvate”, ha spiegato ai suoi follower.

@ellebibikini Attenzione! So che molti di voi non credono ai problemi che sta arrecando TEMU ! Vi porto mia esperienza 🙏🥰🥹 Se volete fare l’ordine li non pagate con la vostra carta ,ma con una carta virtuale e assolutamente non scaricate l’applicazione!! Molti mi dicono(persone competenti del settore) che è l’applicazione scaricata (ma non ve lo confermo perché non è una prova certa!) #temu #truffatemu ♬ suono originale - Ellebi Bikini

Ho fatto l’ordine su Temu e lì dovevo già insospettirmi per i prezzi bassissimi: un euro, un euro e 50 centesimi”, ha spiegato. Il popolare sito di shopping infatti ha, come molti altri, prezzi stracciati, questione che è stata criticata più volte in relazione allo sfruttamento dei lavoratori e ai costi ambientali che il risparmio estremo comporta. “Ho comprato cosine per la casa e per l’auto, anche con spedizione gratuita, ma non mi sono insospettita perché ho pensato ad una possibile concorrenza con Shein e Amazon. Ho scaricato l’app, ho fatto l’ordine e la mia carta è stata clonata dopo pochissimo”, prosegue l’imprenditrice.

Dunque, la tiktoker ha esortato i fan a fare attenzione agli acquisti online. Ma, come spesso accade, le critiche non hanno tardato ad arrivare, prima fra tutte l’accusa di diffamazione nei confronti dell’azienda, alla quale lei ha risposto: “Non ho diffamato Temu in sé, ma ho detto ‘fate attenzione’ (…) Molte persone che conoscevo hanno fatto l’ordine senza problemi”, spiega. “Qualcuno non sa che alcune cose di Amazon sono vendute a tre volte tanto perché quel rivenditore sta facendo dropshipping da siti come Temu”, dice.

Altre critiche riguardavano invece il fatto di ordinare da siti simili, non ritenuti sicuri da molti.  “Siate più furbi di me ad ordinare con una ricaricabile”, ha aggiunto quindi Bruno, spiegando come sia rischioso utilizzare propria carta di credito. “L’ordine mi è arrivato, semplicemente penso non abbiano un buon sistema di privacy per la tutela dati e per gli hackeraggi, ma su un sito da milioni di utenti può capitare”, ha concluso poi l’influencer.

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