Centinaia di migliaia di uccelli e pipistrelli muoiono ogni anno nelle turbine eoliche. I progetti di energia pulita sono essenziali per affrontare il cambiamento climatico ma è anche importante mitigare i loro effetti sulla fauna selvatica.

Come ha dichiarato Mark Davis, biologo della conservazione presso l’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign, “Sono favorevole all’investimento nelle energie rinnovabili. Sono anche favorevole a fare del nostro meglio per conservare la biodiversità. E penso che le due cose possano coesistere“.

La morte di questi uccelli a causa delle pale eoliche è un problema molto sentito, soprattutto negli USA. L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump , ad esempio, ha accusato questa tecnologia di “uccidere tutti gli uccelli”, mentre l’attuale presidente Joe Biden è stato accusato di un “grande massacro di uccelli” dalla lobby statunitense anti-rinnovabili (la cui avversione all’utilizzo delle fonti rinnovabili è probabilmente dovuta – perlopiù – a interessi personali).

Ma quanto è pericolosa l’energia eolica per gli uccelli? Con i parchi eolici in rapida crescita in tutto il mondo, è difficile identificare il numero esatto di uccelli uccisi ogni anno, ma Joel Merriman, uno specialista del vento presso l’American Bird Conservancy, ha provato a dare una risposta all’inizio del 2021.

Merriman ha spiegato che, nel corso dell’ultimo decennio, il numero di uccelli morti a causa delle pale eoliche è drasticamente aumentato. Secondo i suoi calcoli, ogni anno negli Stati Uniti 1,17 milioni di uccelli vengono uccisi dalle turbine eoliche.

Un numero considerevole, ma va detto che si tratta solo dello 0,016% dei 7,2 miliardi di uccelli che si stima vivano oggi negli Stati Uniti. Il numero è anche significativamente inferiore ai 5-6,8 milioni uccisi ogni anno dalle torri di comunicazione, ai 60-80 milioni uccisi dalle automobili, ai 67-90 milioni uccisi dai pesticidi e ai 365 milioni uccisi dai gatti ogni anno nel Stati Uniti (stando a quanto dichiarato da uno studio pubblicato su Nature).

L’aumento del 90% dell’energia eolica dal 2021 al 2050 previsto dalle nuove norme vedrebbe crescere il numero identificato da Merriman fino a 2,22 milioni di uccelli entro la metà del secolo.

Gli studi hanno dimostrato che spesso sono i rapaci più grandi a morire a causa della collisione con le pale. La Royal Society for the Protection of Birds, un ente di beneficenza del Regno Unito, ha avvertito all’inizio del 2021 che i nuovi sviluppi eolici offshore nel Mare del Nord minacciavano un particolare gabbiano, il tridattilo, mentre si dirigeva verso le sue zone di alimentazione.

Occorre però precisare che le previsioni in merito alla morte degli uccelli nei prossimi anni non tengono conto di nuovi progetti e tecnologie a cui si sta lavorando attualmente. Come dipingere le lame di nero o limitare il movimento in determinati momenti della giornata. Questi accorgimenti potrebbero contribuire a proteggere la vita degli uccelli in futuro.

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