Cosa vuol dire essere "la sorella di Chiara"? Valentina Ferragni racconta (anche il bodyshaming)

L'influencer e imprenditrice, che ha debuttato nel mondo della moda con la sua linea di gioielli, si è confidata in una lunga intervista al Messaggero. "Avevo paura di fallire come persona, visto che provengo da una famiglia dove tutti sono realizzati".

Sono sempre stata insicura“. Questa è una delle frasi con cui Valentina Ferragni si è raccontata in una lunga intervista al Messaggero, in cui ha spiegato come ha affrontato i commenti degli haters durante la sua carriera. Dal fatto di essere considerata, inizialmente, solamente come “la sorella di Chiara”, fino alle critiche sul suo fisico. L’imprenditrice e influencer, che ha debuttato nella moda lanciando la sua linea di gioielli, Valentina Ferragni Studio, è stata infatti spesso vittima di bodyshaming, come accade spesso sui social (è successo molto anche a Vanessa Incontrada).

Orecchini, bracciali e collane con il simbolo della V, iniziale del suo nome e richiamo all'”amore per le forme geometriche e pulite“, che ha sempre affascinato la sorella più giovane della famiglia Ferragni. Questo il progetto della “piccola di casa”, che si è aperta sulla sue insicurezze a riguardo: “Avevo paura di fallire come persona, visto che provengo da una famiglia dove tutti sono realizzati“.

A Chiara la accomuna la passione per la moda, ereditata dalla madre Marina Di Guardo. Valentina Ferragni aveva 14 anni, quando la sorella aprì il suo blog: “Mi ricordo ancora come si vestiva quando ero piccola: stavo ore a guardarla. La aiutavo con le foto e mi piaceva tantissimo“. Ma cosa vuol dire essere la sorella di Chiara Ferragni? L’influencer è scesa nel dettaglio:

Non sono mancati i commenti tipo “Vai alla sfilata di Dior solo perché sei la sorella di Chiara”. Ma sì, possono invitarti una prima volta per quello. Poi, se non sei capace, stai pur tranquilla che le collaborazioni terminano

Mentre a chi le dice di essere “fuori forma” – una critica che tra l’altro non si aspettava – ha risposto:

Ormai ci ho fatto il callo. Ma ci ho messo tempo. All’estetica non avevo pensato, perché non mi sono mai sentita fuori luogo e questi attacchi mi hanno un po’ destabilizzato. Però i miei cari mi sono sempre stati accanto e, soprattutto, questi giudizi provengono non da chi lavora nella moda, ma da chi è sul divano di casa.

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