La giornalista Valerie Glodan e sua figlia di 3 mesi uccise dalle bombe a Odessa

Dal raid russo di sabato 23 aprile sono rimaste ferite 18 persone e ne sono morte 8, tra cui la donna e la piccola Kira. A darne notizia il marito e la collega Myroslava Petsa. Zelensky: "Quella bimba ha passato due mesi su tre in guerra".

Arriva dall’Ucraina l’ennesima notizia devastante. Nella giornata di sabato 23 aprile, a causa del bombardamento sulla città di Odessa, la giornalista Valerie Glodan e sua figlia Kira di soli 3 mesi hanno perso la vita.

Nelle prime ore del pomeriggio del 23 aprile, delle bombe sono state sganciate su un complesso residenziale a Odessa, città portuale nel sud dell’Ucraina. La zona era già da tempo nelle mire dell’esercito russo per la sua importanza strategica sul mar Nero. Nell’attacco sono rimaste ferite 18 persone e ne sono morte 8, tra cui Valerie e la neonata.

La notizia arriva dal marito della giornalista, Iurii, e da una collega corrispondente per la BBC, Myroslava Petsa. L’uomo ha postato sul suo profilo Instagram delle foto ritraenti la moglie e la figlia Kira in questi primi mesi di vita della bambina, con una didascalia che recita: “Mie care, il regno dei cieli è vostro, siete nei nostri cuori“. La giornalista Petsa ha poi riportato il fatto su Twitter, facendo fare il giro del mondo alla loro tragica storia.

Valerie Glodan era originaria di Kherson, trasferitasi poi a Odessa insieme al marito Iurii, chef. Giusto due mesi fa la giornalista aveva pubblicato su Instagram una serie di foto della gravidanza e del momento in cui lei e il marito avevano scoperto il sesso della bambina. Nella capture Valerie aveva scritto di quanto quel periodo fosse stato il più felice della sua vita.

Quelle sono state le 40 settimane migliori. La nostra bimba ha un mese ormai e papà le ha regalato i primi fiori.”

Poi, a inizio marzo, Valerie Glodan aveva condiviso le immagini del suo paese distrutto dalla guerra, esprimendo tutto il suo disappunto per il conflitto e allegando i dati bancari di alcune associazioni, come la Croce Rossa, così da far arrivare qualche aiuto dall’estero. “Il diavolo è qui! Putin uccide gli ucraini con i missili balistici, i russi ci uccidono. Civili, bambini, stanno morendo adesso!“, destino che purtroppo è piombato all’improvviso anche su lei e la figlia, strappando prematuramente due vite innocenti. Il presidente Zelensky, a proposito della loro morte, ha commentato:

Quella bimba ha passato due mesi dei tre della sua vita in guerra ed è infine stata uccisa da un missile.”

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