L’astronauta Wang Yaping sarà la prima donna a lavorare sulla nuova stazione spaziale cinese.

Si tratta di una decisione fondamentale per le astronaute e per il programma spaziale, su cui la Cina sta puntando molto. La 41enne Wang Yaping salirà a bordo della navicella spaziale Shenzou-13 insieme ad altri due membri del team cinese – il comandante della missione Zhai Zhigang e il collega Ye Guangfu – in direzione della stazione di Tiangong, anche nota come Palazzo Celeste.

Wang è la seconda donna cinese a essere stata inviata nello spazio: la prima fu la collega Liu Yang nel 2012.

Secondo quanto riportato dalla CNN, l’obiettivo della Cina è di completare l’equipaggiamento della stazione entro dicembre 2022. Recentemente altri tre astronauti hanno completato con successo un soggiorno di tre mesi a bordo del Palazzo Celeste, durante i quali hanno lavorato al modulo centrale della stazione, conducendo diverse esplorazioni spaziali per installare l’attrezzatura. I preparativi per il loro soggiorno sono stati piuttosto lunghi. Un nave mercantile ha consegnato alla stazione ben 6 tonnellate di cibo, acqua, bombole di ossigeno, tute spaziali e altri beni di prima necessità.

Si tratta, a ogni modo, della seconda missione spaziale per Wang Yaping. Maggiore dell’aereonautica dell’esercito di liberazione del popolo cinese e pilota di aereo da trasporto, Wang è stata reclutata come aspirante astronauta nel lontano 2010. Al 2013 risale la sua prima missione nello spazio, rimanendo in orbita per 15 giorni.

“Quando ho guardato fuori dalla finestra per la prima volta ho capito il vero significato del potere della vita. Quel tipo di bellezza appena oltre la comprensione”, ha detto Wang, aggiungendo che, secondo lei, un equipaggio senza astronauti di sesso femminile sarebbe incompleto: “è come il ruolo di una donna nella famiglia. Le donne hanno delle responsabilità. Rendiamo anche questo tipo di missioni più vivaci e piacevoli”. Un’affermazione che mette in luce la considerazione delle donne in Cina, la cui società spesso le relega a ruoli di supporto agli uomini.

Vi sono comunque vantaggi dal punto di vista pratico nell’avere astronauti donna a bordo: “noi astronaute pesiamo meno degli uomini e questo rappresenta un beneficio economico per la missione”.

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