We Croak, l'app che ti ricorda che devi morire
We Croak, l'app per Android e iOS che invia cinque notifiche al giorno per ricordare all'utente che potrebbe morire in qualsiasi momento.
We Croak, l'app per Android e iOS che invia cinque notifiche al giorno per ricordare all'utente che potrebbe morire in qualsiasi momento.
“Ricordati che devi morire” diceva il predicatore a Mario (Massimo Troisi) nel film cult Non ci resta che piangere. Ora, nell’era della tecnologia, a ricordarci che siamo mortali ci pensa un’applicazione per smartphone Android e iPhone.
Alla stregua dell’insistente predicatore nella popolare pellicola di cui sopra, anche l’applicazione sviluppata da Hansa Bergwall, 35 anni di Brooklyn, e da Ian Thomas, che si chiama We Croak, invia cinque notifiche al giorno per ricordare all’utente che potrebbe morire in qualsiasi momento.
Più che al memento mori dei latini, l’idea dell’applicazione è legata idealmente ad un proverbio del Buthan, secondo il quale per essere felici è necessario contemplare la morte almeno cinque volte al giorno.
Le notifiche contengono citazioni legate alla morte, che possono essere sia tristi che più incoraggianti, a voler sottolineare l’importanza dell’essere in vita e quindi apprezzarne ogni singolo istante.
Le notifiche arrivano in momenti casuali, proprio come la morte – si legge sul sito ufficiale – Quando li ricevi, puoi aprire l’app per leggere una citazione sulla morte di un poeta, filosofo o pensatore
Non si tratta della prima trovata tecnologica legata al memento mori: anche un orologio da polso, chiamato Tikker, inventato dallo svedese Fredrik Colting, calcola quanto tempo ci resta ancora da vivere (sulla base di determinati parametri, ma si tratta di stime che hanno un fine prettamente ludico: ovviamente nessuno può sapere quando moriremo) e avvia un ansiogeno countdown. Un inquietante conto alla rovescia che, in questo caso, nell’idea dell’inventore, dovrebbe funzionare da sprono a godersi appieno ogni attimo di vita.
Giornalista, poeta, sognatore. Critico pedante e certe volte cavilloso, al limite del sopportabile.
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