Tim Bergling oggi avrebbe compiuto 32 anni. Per chi non lo conoscesse, stiamo parlando di Avicii, il dj morto il 20 aprile 2018 in Oman, a Muscat, autore di alcuni dei pezzi dance più ballati dell’ultimo decennio.

Google ha deciso di celebrare il giorno della nascita del musicista dedicandogli il suo doodle: cliccandovi sopra, si è riportati a una pagina YouTube in cui è possibile guardare un video molto dolce a lui dedicato e ascoltare una delle sue hit più famose, Wake me up.

Qualche settimana dopo l’annuncio della sua morte la famiglia ha rivelato che il dj ventottenne si sarebbe tolto la vita, e sarebbe morto per dissanguamento dopo le ferite infertesi con dei cocci di vetro; la sua prematura scomparsa ha scioccato il mondo della musica, e moltissimi tributi sono stati dedicati alla sua memoria, tra cui il grande concerto evento del 5 dicembre 2019, realizzato alla Friends Arena, trasmesso in streaming e poi pubblicato su YouTube, insieme agli highlights delle canzoni.

Nel documentario sulla sua vita, Avicii: True Stories, andato in onda su Netflix nel 2017 ma poi ritirato in alcuni Paesi – compresa l’Italia – Avicii raccontava senza filtri i problemi personali dovuti all’eccessiva pressione, arrivando a dire “Mi ucciderà”, in riferimento a quella vita troppo frenetica e a quei ritmi impossibili per sopperire ai quali si era buttato nell’alcool, arrivando a soffrire di pancreatite.

Dovevo capire cosa fare della mia vita – disse poi di quel periodo nell’ultima intervista per Rolling Stones – Cercavo il successo per avere altro successo, e basta. Non ero più felice.

A distanza di pochi mesi da quelle parole, però, l’infelicità deve aver ripreso il sopravvento sul dj, fino al tragico epilogo che purtroppo conosciamo.

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