È durata qualche giorno l’agonia del piccolo Alfie Evans, il bimbo affetto da una rara malattia giudicata inguaribile dai giudici inglesi che, dunque, hanno disposto il distacco delle macchine nonostante i genitori non fossero affatto d’accordo. Sono stati mamma e papà pochi minuti fa a dare l’annuncio della morte del piccolo con un post su Facebook. Queste le parole del padre:

Il mio gladiatore ha abbassato lo scudo e ha guadagnato le ali alle 2:30. Sono disperato. Ti amo, ragazzo mio.

Poco tempo fa era stata la zia del piccolo Alfie a lanciare un ultimo disperato appello sui social ai sostenitori dell’Alfie’s Army. Aveva invitato tutti a pregare e a “100 profondi respiri”. Un segnale chiarissimo che al piccolo stava arrivando una nuova crisi respiratoria causata dal fatto che le macchine fossero state staccate da giorni per volontà dei giudici inglesi. Erano le macchine, infatti, che lo tenevano in vita.

Per il piccolo Alfie, come ricorderete, si erano mobilitati istituzioni, semplici cittadini e persino il Papa che aveva promesso tutto il suo sostegno. La famiglia Evans, infatti, sperava che il figlio potesse essere trasferito in Italia per un’ultima disperata cura al Bambin Gesù di Roma. E, invece, i giudici inglesi non hanno permesso nemmeno questo nonostante l’Italia, tramite il Consiglio dei Ministri, in pochissime ore avesse concesso al piccolo la cittadinanza italiana così da permettergli di arrivare nel nostro Paese in tutta tranquillità. Decine di persone, poi, si erano riversate davanti all’ospedale (in cui il piccolo paziente era ricoverato da tempo) e qualcuno aveva tentato persino di fare irruzione – poi bloccato dalla polizia – per dire no alle decisioni dei giudici che non hanno tenuto conto delle volontà dei genitori di Alfie Evans.

Oggi la notizia della sua morte: Alfie Evans è morto nella notte, intorno alle 2.30, nell’ospedale in cui gli sono state staccate le spine.

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