Io sono una tr*ia per la Procura di Roma. Ovverosia è lecito dirmelo”. Inizia così la denuncia di Ilaria Cucchi su Instagram, dopo la richiesta, da parte della procura di Roma, di una nuova archiviazione per il caso di un tweet diffamatorio del 2018.

Per la Procura di Roma di oggi è giusto così. E la dott.ssa Antonia Giammaria chiede l’archiviazione. L’udienza è fissata nel Tribunale di Roma il 14 dicembre. Ma io non ci sto. Se questo pensa la Giustizia di me credo che rimetterò la querela”, ha proseguito la politica.

Il tweet in questione conteneva insulti e minacce rivolti alla donna e al fratello Stefano Cucchi, ucciso nel 2009 dai carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro mentre era sottoposto a custodia cautelare. “Se fossi stata un uomo tutto questo non sarebbe accaduto.  Intanto lo dovrò spiegare ai miei figli ed a mio padre. E sto cercando le parole adatte per farlo. Stefano mi dispiace tanto. Mamma scusami. Non ho parole”, ha poi concluso la donna.

Il commento di Cucchi arriva a poche ore da un altro post di Instagram, nel quale la politica denunciava quanto accaduto riportando il tweet originale. “Evidentemente ne sono convinti, per loro non ho una dignità”, aveva commentato. “Sembra surreale, dal commento su Twitter alla richiesta ripetuta della procura. Purtroppo è vero, e la dice lunga sul livello che abbiamo raggiunto”.

Spero solo che alla fine vinca la dignità e non gli haters di professione”, aveva poi concluso Ilaria Cucchi. Molti i messaggi di supporto e solidarietà sotto ai due post: “Schifo unico. Abbraccio forte te, Ilaria e tutti quelli che ami”, scrive un utente. “Mi chiedo quando smetteranno di far soffrire lei e la sua famiglia! Ma ha già dimostrato a tutti che lei è più forte! E lo sarà anche stavolta! Siamo con te”, commenta un’altra.

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