La cantante neozelandese, che il 7 novembre 2021 compie 25 anni, è da sempre convinta sostenitrice dei diritti e della parità di genere. "Si lotta per una condizione migliore per tutte".
Il 7 novembre 2021 compie 25 anni, ma ha già pubblicato tre album e raggiunto il primo posto nelle classifiche internazionali con diversi singoli. Lorde è una cantante neozelandese, classe 1996, e ha esordito nel mondo della musica quando aveva soltanto 16 anni, con un disco intitolato The Love Club, per poi raggiungere il grande successo l’anno successivo con il singolo Royals.
La sua musica fonde generi diversi, come l’indie pop, l’elettronica, R&B e molto altro, ma Lorde si è fatta notare soprattutto per i suoi testi. Le parole delle sue canzoni sono infatti immediatamente riconoscibili e, allo stesso tempo, sono dense di significato. La giovane cantante è una convinta femminista, e spesso scrive facendo riferimento alla solidarietà femminile e alla volontà di raggiungere la parità dei diritti. A questo proposito, sembra che la ragazza abbia più volte criticato alcune college come Selena Gomez e Lana Del Rey, pur ammirandole musicalmente, perché i loro testi a suo parere sono maschilisti e non valorizzano la figura della donna.
In un’intervista rilasciata al programma televisivo 60 Minutes, in onda negli USA su CBS, Lorde ha spiegato cosa significhi per lei il femminismo:
“Voglio dire, non si tratta assolutamente di me. Riguarda tutte le donne che potrebbero non avere le opportunità che ho io, tutti i privilegi che ho io; lottano per condizioni migliori e un trattamento migliore di tutte le donne, siano esse donne trans, donne di colore, donne in professioni che non ottengono molto rispetto. Credo che il femminismo riguardi questo. A nessuno serve combattere per me, perché io starò bene, ma ci sono donne in situazioni diverse dalla mia che non hanno voce, oppure che hanno voce ma non hanno nessuno che le ascolti”.
Nel corso della stessa intervista, poi, la cantante ha raccontato quale sia l’origine del suo nome d’arte: le piaceva il fatto di fare riferimento alla nobiltà e all’aristocrazia, con la parola lord. Tuttavia, per renderlo più femminile ha deciso di aggiungere una e alla fine. Ciò che più stupisce, come lei stessa ha detto, è che la scelta del nome Lorde è stata immediata: “Se avessi saputo che quello sarebbe stato il mio nome per il resto della mia vita forse ci avrei pensato per più di due soli giorni“, ha detto ironicamente.
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