Il compagno della mamma di uno studente liceale è arrivato a massacrare di botte il preside. Raimondo Pietroletti, dopo che al giovane era stata inflitta una nota. L’episodio si è verificato all’istituto paritario San Gabriele, in via della Giustiniana, a Roma.

Sulla base di quanto riportato da Il Tempo, i fatti risalgono al 15 marzo 2024: secondo il racconto del quotidiano, l’uomo riteneva ingiusto che al ragazzo fosse stata comminata un sospensione, a seguito della nota sul diario. A scatenare la decisione era stato il comportamento del giovane che avrebbe detto ripetutamente improperi un insegnante.

L’uomo è così arrivato a fare irruzione nell’ufficio del dirigente scolastico con toni tutt’altro che morbidi, nonostante ci fossero altre persone presenti. In un primo momento il preside è stato minacciato per invitarlo ad annullare il provvedimento, il tentativo di Pietroletti di spingerlo a calmarsi si è però rivelato inutile, visto che a questo ha fatto seguito un pestaggio in piena regola.

Tutto sarebbe avvenuto sotto gli occhi del figlio piccolo dell’aggressore, che l’uomo aveva portato con sé in quella che è sembrata una vera e propria spedizione punitiva.

Solo l’intervento di alcune insegnanti e degli addetti alla sicurezza della struttura sono serviti a evitare che il quadro potesse degenerare ulteriormente. Chi ha assistito ai fatti non credeva ai suoi occhi, c’è stato chi è scoppiato in lacrime: “Piangevano sia il dirigente, mentre veniva massacrato di botte, sia il bambino. Alcune insegnanti hanno chiamato il personale scolastico, che ha allertato i soccorsi e la polizia” – sono le parole di un genitore riportate da Tgcom24.

Ora il preside risulta essere ancora ricoverato in ospedale con una prognosi di 90 giorni. Nel frattempo, il Ministero dell’Istruzione ha già provveduto ad attivare tutte le procedure del caso con l’Avvocatura dello Stato.

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