La leggenda della pallacanestro moriva in un tragico incidente in elicottero il 26 gennaio 2020. Le immagini dei corpi senza vita erano state mostrate a persone estranee alle indagini, invadendo la privacy delle vittime e dei loro cari.
La Contea di Los Angeles dovrà risarcire 16 milioni di dollari a Vanessa Bryant, vedova di Kobe, il giocatore di pallacanestro scomparso in un incidente il 26 gennaio 2020. Questa somma sarà versata per risarcire i danni causati dalle foto dell’incidente in elicottero, scattate da agenti e pompieri sul luogo e successivamente mostrate a terzi non addetti alle indagini. Queste immagini raffiguravano i corpi senza vita di Kobe e della figlia Giannina, anche lei coinvolta nell’accaduto.
Gli agenti hanno quindi invaso la privacy delle vittime e dei loro cari. Il terrore più grande di Vanessa era quello che le foto potessero circolare sui social, cosa che per fortuna non è successa. La donna aveva inizialmente richiesto un risarcimento di 40 milioni. “Questa è per voi! Vi amo! Giustizia per Kobe e Gigi!“, ha commentato su Instagram Bryant in seguito al verdetto, arrivato dopo quattro ore di processo il 24 agosto 2022 (il giorno ricordato come il “Mamba Day” perché le cifre 24 e 8 racchiudono i suoi due numeri di maglia, nonché il giorno successivo al compleanno del campione).
Altri 15 milioni di dollari dovranno essere pagati, per la stessa ragione, a Chris Chester, il giocatore di football americano che ha perso la moglie e la figlia nel medesimo incidente. Anche lui, come Vanessa Bryant, condivideva la paura di vedere le foto dei cadaveri dei suoi cari spiattellate su internet.
Il Black Mamba della pallacanestro – così era soprannominato Kobe per via delle sue incredibili abiltà sportive – avrebbe compiuto 44 ani il 23 agosto 2022. La sua morte aveva sconvolto milioni di persone, tra appassionati e non, che oggi lo ricordano come una leggenda.
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